lunedì 9 marzo 2015

Il film della settimana: Selma - la strada per la libertà (possibili SPOILER)

Titolo originale: Selma
Regia: Ava DuVernay
Cast: David Oyelowo, Tom Wilkinson, Tim Roth, Oprah Winfrey, Cuba Gooding Jr.

Non ricordavo di aver visto un film di tale impatto emotivo da chissà quanto tempo. Ci sono stati dei momenti nei punti più profondi del film in cui nella sala c'era un silenzio inverosimile come se tutti gli spettatori trattenessero il fiato.

Il film racconta della lotta di Martin Luther King per riuscire ad ottenere il diritto di voto per le persone di colore nella città di Selma nello stato dell'Alabama.

E come cerca di riuscire ad ottenere questo? Con una marcia da Selma a Montgomery (capitale del Alabama). Ma la prima marcia non ottiene l'effetto sperato anzi, lo sceriffo della città scatena contro i manifestanti pacifici la polizia. Lo scontro viene trasmesso in diretta tv in tutto il paese e lo sdegno è talmente tanto che al secondo tentativo non solo le persone di colore prendono parte alla marcia ma anche le persone bianche e gli esponenti di altre religioni.

La seconda marcia si interrompe nello stesso punto in cui è stata interrotta la prima ma non per via della polizia ma per decisione di King che davanti alla resa degli uomini dello sceriffo pensa si nasconda una trappola e torna sui suoi passi scatenando le proteste di chi voleva compiere la marcia.

Ma King non si ferma.
Il caso arriva in tribunale e viene chiesto al governatore dell'Alabama di sospendere ogni forma di soppressione della marcia non violenta per i 5 giorni previsti per la marcia.
Il giudice riconosce la libertà di marciare e finalmente King e tutti i suoi sostenitori vedono avverarsi il loro sogno.
La marcia si svolgerà in un'atmosfera gioiosa e pacifica e all'arrivo a Montgomery King tiene un discorso di fronte al campidoglio.

Il film ha un impatto molto forte, riporta i fatti per come si sono svolti mostrandoci anche gli scontri tra King e il neo eletto presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson.
Ci mostra anche una parte della vita privata di King, delle minacce che lui e sua moglie sono costretti a subire verso i loro figli.

Il film ha vinto anche un Golden Globe e un Oscar per la miglior canzone originale Glory.

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